
Italiartista "Blogger Prof.Carla Marino"
PERCHE' DEL CONCORSO
Abbiamo già affrontato nel nostro blog come hanno saputo DISUMANIZZARE ATTRAVERSO L'ARTE e ci ripetiamo perchè è difficile capire e rendere l'idea di cosa sta realmente succedendo in poco più di mezzo secolo, sino a portare l’umanità all’autodistruzione. La nuova arte, si manifesta come un tumore maligno nell’anima dei giovani , testimonia con feroce verità questo tracollo della civiltà, causato da burattinai invisibili.In questi giorni si manifestano con spietata chiarezza gli atti finali delle minacce alle risorse terrestri, tremano continenti che avevano nel mondo una incontestata supremazia religiosa, militare, culturale ed artistica.Ma i giovani e gli adulti d’ oggi, sono intontiti dalle droghe e dai farmaci e tutte le droghe culturali, che li tengono ben lontani dal percepire questa realtà.Necessita una ribellione delle masse, urge denunciare il “male oscuro” che contagia tutto e tutti. Metto le mie riflessioni in righe, in poche pagine: la disumanizzazione dell’arte, dove, insieme a questa critica, tento di descrivere un’arte che rappresenta la fine della civiltà ,la grande (e tragica) mutazione nell’arte si è verificata attraverso una mutazione che annega l’arte, o ciò che ne resta, nell’orrido, perverso, volgare e persino ridicolo e banale.Come si può negare che la disumanizzazione dell’arte non sia un segno premonitore della disumanizzazione universale in atto?Da poco tempo sappiamo che nel secondo dopoguerra tramontava l’arte “umana” a determinarlo è stata un’azione della CIA e dietro essa c’è qualcuno, che ha fatto dell’arte uno strumento della guerra fredda tra capitalismo e comunismo.In questi ultimi anni la malattia del mondo occidentale, ma soprattutto dei paesi europei, si è ripresentata simile a quella che si sviluppò attorno alla crisi del 1929. La differenza è che oggi si tratta di una malattia in fase terminale. Sembra che un secolo di errori e di tragedie non ci abbia insegnato nulla. Le condizioni esistono perché non vogliamo rimuovere le ragioni della crisi di fondo del capitalismo. Qualcuno è più abile nel gestire l’informazione, ed è sempre finito per dare sostentamento e giustificazione alla più orrida distruzione dell’uomo che per cupidigia che viene legittimata da sistemi politici che appaiono " ma non sono" espressione della volontà del popolo.
Dopo averci somministrato "dal 1960 al 2010" CINQUANT'ANNI di falsa arte battuta all'asta a cifre in milioni di dollari e avere affermato che non erano più reperibili opere del passato perchè custodite nei musei o in mano di ricchi collezionisti ,si reinizia a sentire parlare di artisti del passato, strano ma vero una delle quattro versioni de L'urlo” di Munch va al MoMA di New Yor e viene battuto all'asta da Sotheby's per 120 milioni di dollari segnando il record mondiale dell'opera d'arte più costosa mai venduta ad un'asta a mettere l'opera è stato Petter Olsen, un imprenditore immobiliare norvegese, il cui padre viveva vicino a Munch nella cittadina di Hvitsten. Dal 24 ottobre, per sei mesi (fino al 29 aprile) anche il pubblico di New York potrà emozionarsi ammirando, per la prima volta, il capolavoro dell'artista norvegese. Si tratta di un pastello su tavola del 1885, l'unico pastello della serie (gli altri tre sono oli) e l'unico esemplare ad essere nelle mani di un privato. Chi è l'uomo che il 2 maggio ha alzato il telefono per offrire 119,9 milioni a Sotheby's? si tratterebbe di Leon Black, fondatore della società di private equity Apollo Global Management (quotata in borsa dal marzo 2011), il sessantunenne che Forbes mette al numero 107 della lista degli uomini più ricchi d'America
Abbiamo osservato l' opera l' urlo di edvard munch e valutato
quanto fosse assurdamente contemporanea si è poi ripassato
e riepilogato . L' opera di Munch è un simbolo dell'angoscia e
dello smarrimento . La scena rappresenta un'esperienza vera
della vita dell'artista, il suo animo venne pervaso dal terrore e
colse l'attimo così dipinse questo personaggio. Così descrive
la scena lo stesso Munch con alcune righe scritte sul suo diario
« Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole
tramontò, il cielo si tinse all' improvviso di rosso sangue.
Mi fermai, mi appoggiai stanco morto ad una palizzata.
Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c' erano sangue e lingue
di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo
ancora di paura.............. e sentivo che un grande urlo infinito
pervadeva la natura. Edvard Munch Filtra il reale attraverso
il suo stato d'animo, la sua intima sofferenza, il pesante tanfo
della paura. I colori del tramonto perforano la sua sensibilità con violenza, animandosi di cruenta intensità. Ed ecco che allora, nell'impeto dell'angoscia, l'uomo che urla solitario sul ponte perde ogni forma umana, diventa preda del suo stesso sentimento, serpentiforme, quasi senza scheletro, privo di capelli, deforme. Si perde insieme alla sua voce straziata ed alla sua forma umana tra le lingue di fuoco del cielo morente, così come morente appare il suo corpo, le sue labbra nere putrescenti, le sue narici dilatate e gli occhi sbarrati, testimoni di un abominio immondo.
Il dipinto esprime La Paura di vivere, di cui fa parte Il Grido,paura della vita e della Morte .
Osservata l'opera e ripassato il suo intenso messaggio ci siamo ancora più convinti di quanto L'URLO DI MUNCH fosse assurdamente contemporaneo ...nasce l'idea ...L' URLO DI MUNCH - L'URLO DELL'UOMO- L'URLO DI DIO
ritenendo interessante estendere a tutti gli artisti la domanda che noi ci siamo posti come dipingerebbe l'urlo un'artista d'oggi : credente,agnostico,ateo, sia esso felice o triste o depresso chissa se ne conseguirebbe come è capitato tra di noi la voglia di dipingerlo ecco perchè dunque si è arrivati a proporre Un concorso di pittura che vuole essere un' analisi,un azione di solidarietà e complicità, sulle nocività e la necessità di urlare di opporsi ai fatti devastanti di quest'era proprio attraverso l'espressione artistica.