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Aria Fritta

  • carla-marino
  • 26 apr 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

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E’ il trionfo dell’ARTE POVERA per le sue consonanze con l’ARTE CONCETTUALE (la tendenza alla de-materializzazione dell’opera in aria fritta); con la POP ART (il ricorso a oggetti di scarto e a spazzatura); con l’ANTIFORM (la scelta di “rompere” con il linguaggio dell’Arte)….insomma un atteggiamento tuttaltro che contestatario, in realtà servilmente in linea e completamente omologato ai dettami statunitensi del Piano Marshall per la cultura e l’arte in Europa e in Italia.

Un funzionario italiano d’alto livello ha dichiarato: «L’Arte Povera è un movimento tanto importante che negli Stati Uniti viene chiamato senza traduzione “Arte povera”.….(e percio’)questo movimento degli anni sessanta è a pieno titolo una delle più importanti avanguardie del XX secolo». Ha ragione: è l’unico movimento italiano ufficialmente riconosciuto dall’Ufficio Arte e Cultura del Pentagono. Gli Artisti dell’ARTE POVERA sono perfettamente funzionali al Sistema dell’Arte Contemporanea e, fin dai loro esordi, sono Artisti Ufficiali, sono ARTISTI DI STATO coccolati dai vari governi italiani (nazionali, regionali, provinciali e comunali) che si sono susseguiti dagli anni ’60 ad oggi (altro che “avanguardia”!!!)….sono ARTISTI NEO-ACCADEMICI, per il loro servilismo rispetto ai canoni, norme, metodi e concetti ufficiali.

Fortunatamente l’ITALIA reale (non quella delle veline o delle apparenze o dei musei/allineati/omologati), dell’ultimo mezzo secolo ha espresso opere e artisti di ben altro e alto valore, che non hanno bisogno delle coccole dei corrotti, dei buffoni e dei servili….e il 150-esimo lo festeggiano con un bel bicchiere di vino tra la gente che lavora e fatica per guadagnarsi da vivere.

Nel ’68 una pioggia di uova marce è caduta sulle signore in pelliccia alla Prima della Scala a Milano, e una cisterna di letame è stata scaricata all’interno della villa di un sindaco mafioso della Sicilia….bisognerebbe ritornare a queste sane tradizioni per queste pagliacciate dell’Arte Povera in tutti i Musei pubblici d’Italia!

 
 
 

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