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L'inizio della Fine 2°parte

  • carla-marino
  • 26 apr 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

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……..(1968-1970…quelli erano proprio gli anni in cui noi si iniziava a dipingere nella Accademia di Belle Arti di Firenze. Ricordo perfettamente il gruppetto di “artepoveristi” che avevamo costretto a ritirarsi in una stanzetta attigua all’aula di Pittura, dove arrivavano comodamente a tarda mattinata e si intrattenevano a chiacchierare, fumare e sprecare il loro tempo senza disturbare coloro che volevano imparare a dipingere o chi come la sottoscritta si era lì per dare un contributo ai restauri (CAUSATI DALL'ALLUVIONE) assieme a Gaudenzio Ivrea e con uno degli ultimi grandi Maestri italiani di questa disciplina, il pittore Goffredo Trovarelli….e…altro che “arte e vita”: quando si è trattato di occupare l’Accademia per delle sacrosante rivendicazioni studentesche, di questi “artepoveristi” NEANCHE L’OMBRA!).

Anche a causa di queste tristi notizie per l’Arte Italiana, dedichiamo ai nostri lettori queste riflessioni di Rudolf Arnheim, tratte dal bellissimo volume “PER LA SALVEZZA DELL’ARTE” Ed. Feltrinelli 1994:

….”Non dobbiamo lasciarci ingannare dalla profusione senza precedenti di Gallerie, di Musei e di Scuole d’Arte, dalla stupefacente quantità di artisti di professione e dai prezzi assurdi pagati per talune opere d’arte di grande prestigio.

A questi fenomeni si accompagna un inconfondibile senso di stanchezza, una mancanza di disciplina e di responsabilità……..

Tra i sintomi meno attraenti di questa situazione notiamo una stravaganza sfrenata, una volgarità del gusto, un abbassamento di livello del pensiero.

Siamo troppo pronti ad accettare quel che viene, ad accontentarci dell’ultima prodezza, di opere prive di quel pieno impegno di tutte le risorse che costituiva la conditio sine qua non di ogni arte rispettabile.

E questa povertà si esprime chiaramente nel mediocre livello di molte produzioni contemporanee, nonchè nella corrività dei giudizi critici espressi dai mass media.”…..

 
 
 

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