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1°Parte Arte italiana 1950 -2015.

  • carla-marino
  • 12 mag 2015
  • Tempo di lettura: 1 min

Renato Guttuso

L’arte contemporanea è la forma espressiva storicamente più vicina a noi ma, paradossalmente, è anche la più difficoltosa da decifrare ed a mio avviso trovo svariati motivi che mi spingono ad indagare a cercare di vederci chiaro.

Per raccapezzarmi voglio riepilogare anche se con un racconto breve la storia dell’arte dal 1950 al 2015 evidenziandone quella italiana .

Dal Rinascimento fino al XIX secolo, fare arte significava trasmettere un messaggio attraverso un canale, sia che si trattasse di pittura, scultura o architettura. Gli artisti del Novecento si trovarono ad ereditare più di quattro secoli di storia dell’arte in cui tutto ciò che c’era da dire era stato in qualche modo detto così raccontano i libri o come la vedo io si finse di avere esaurito la fantasia e la creatività

La domanda che a quel punto si poneva era: Dobbiamo smettere di fare arte? La risposta che diedero gli artisti dell’epoca è ovviamente stata “NO ”infatti riepiloghiamo quanto segue.

L'arte figurativa o figurativismo

Con figurativo moderno o figurativismo si intende lo stile pittorico e scultoreo degli artisti che, dal secondo dopoguerra in poi, hanno scelto di mantenere e rinnovare la rappresentazione artistica volta al reale e alla mimesi. Il figurativo moderno si oppone alla scelta, preponderante dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, di abbandonare completamente la pittura e la scultura come forme d'arte.

 
 
 

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