La Cia usa l’arte moderna come arma.Una succinta sintesi di questa brutta storia di Spie al soldo de
- carla-marino
- 22 dic 2015
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Ciò che solleva indignazione è che la CIA, scegliendo una linea artistica deprimente, arrivò a distruggere tutta l’arte occidentale pur di opporsi all’arte sponsorizzata dai comunisti. Anzi iniziò dalla distruzione dell’arte proprio negli Stati Uniti. Questo ci dice che per gli americani l’arte non aveva alcun valore in sé e quindi se ne poteva disporre a piacere per ottenere uno scopo, nella fattispecie vincere la competizione con il comunismo. Se poi da questo relitto di arte si potevano trarre anche guadagni tanto meglio. Qui è il delitto compiuto dagli americani, che hanno distrutto l’arte perché per loro l’arte non esiste. Unico valore che ha l’arte è dato da quanto viene pagato per acquistare un’opera d’arte. Ma il parere di alcuni americani oggi è nettamente diverso: essi antepongono a tutto l’orgoglio di essere americani e così credono addirittura che il risultato dell’azione della CIA fu la creazione di una nuova vera grande arte, della quale vanno fieri perché sono convinti che questa sia la loro arte!
Sono fieri di una cosa di cui loro non hanno la minima idea che cosa realmente sia.
Utilizzare l’arte e la cultura occidentale a fini propagandistici: i servizi segreti americani ebbero questa idea fin dalla fondazione della Cia, nel 1947. Appena tre anni dopo venne istituita una divisione detta delle Organizzazioni internazionali, al cui vertice fu posto Tom Braden.
Gli artisti coinvolti nel disegno non seppero di essere spalleggiati dagli uffici della Cia. Molti di loro, peraltro, erano ex-comunisti che, in pieno maccartismo, negli Stati Uniti risultavano tutto tranne che visti di buon occhio. Ma negli anni Cinquanta e Sessanta il governo finanziò le loro opere ed esibizioni con una politica conosciuta col nome in codice di «lungo guinzaglio» (long leash).Per capire quale fosse l’utilità pratica di una simile strategia, basta citare un esempio concreto. Nel 1947 il Dipartimento di Stato organizzò un tour artistico internazionale, Advancing American Art, per rispondere alle illazioni sovietiche secondo cui gli Stati Uniti sarebbero stati un deserto culturale

Mark Tansey - Il trionfo della Scuola di New York,1984, olio su tela – Sulla destra sono rappresentati, tutti in uniformi militari, Clement Greenberg, Pollack, Rothko, ecc. Sulla sinistra Andre Bretonnell’atto di firmare il trattato di resa, Picasso con il pastrano, mentre Duchamp se ne sta in disparte con le mani in tasca. Whitney Museum of American Art, New York - (188 x 304.8 cm. -------CONTINUA-------
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