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Peggy Guggenheim,A Peggy probabilmente quella scelta fu suggerita per mettere a tacere l’arte vera,

  • carla-marino
  • 29 dic 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

D. Rockefeller Jr. e Abby Aldrich

Parlando del principale personaggio che promosse la nuova arte americana: Peggy Guggenheim,dicevo:«Peggy, da buona ebrea, seppe utilizzare bene i suo i soldi. Riuscì nell’impresa senza disporre delle risorse finanziarie dei suoi parenti. Aveva una rendita che, riportata ad oggi,era di circa 5 milioni di dollari, tra i Geggenheim era considerata quasi indigente. Philip Ryland, direttore del Peggy Guggenheim Collection a Venezia, dice che Peggy per la sua collezione di quadri moderni in tutto non spese più

di cento mila dollari (del dopoguerra,oggi equivalenti a circa un milione e mezzo di dollari). Che cosa indusse Peggy Guggenheim a preferire nel1943 il quasi sconosciuto “pittore” Pollock, che realizzava quadri il cui unico merito era quello di essere uno specchio fedele della sua pazzia e della sua perenne sbornia? I suoi quadri vennero inquadrati nella corrente dell’espressionismo astratto.

Esistevano in America molti artisti, sovvenzionati dallo stato durante la grande recessione,con lo scopo di togliere dalla disperazione persone che, con il loro carisma, avrebbero potuto infiammare una rivoluzione. Ma nessuno tra i pittori “figurativi”, come ad esempio il bravissimo Thomas Benton, venne preso in considerazione. A Peggy probabilmente quella

scelta fu suggerita per mettere a tacere l’arte vera, quella che mostrava la realtà della miseria americana insieme ai sogni perduti durante la grande recessione del ’29.»Sappiamo adesso che i suggeritori erano molti, abilmente piazzati dalla CIA in posti strategici.«Non potevano certo essere i quadri di Pollock ad entusiasmare gli esperti d’arte come Berenson, ma dopo la guerra, in una Europa alla fame, si trattava piuttosto del profumo

del denaro dei Guggenheim.» Oggi sappiamo che quel denaro e il suo

profumo non provenivano solo dalla non ricchissima Peggy, ma dal supporto della CIA.«Peggy Guggenheim fu il personaggio che più si è

prodigato per la diffusione delle novità più cervellotiche di qua e di là dell’Atlantico.

In consapevolmente Peggy provocò all’arte un danno maggiore di quello causato da tutte le invasioni barbariche perché alla fine venne distrutto il senso del bello. Ma non è stato solo un ghiribizzo di una ricca ereditiera un po’svampita, in cerca di sensazioni, è stata una scelta criminale che ha contribuito in modo decisivo a distruggere l’arte.


 
 
 

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